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Laboratorio di Chirurgia Sperimentale
Il Laboratorio di Chirurgia Sperimentale è una struttura annessa alla Sezione di Chirurgia Generale del Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Anestesiologiche, Riabilitative e dei Trapianti d’Organo della Università degli Studi di Pavia. E’ diretto dal Prof. Paolo Dionigi dal 2003.
Il Laboratorio nasce nel 1971 per iniziativa del Prof. Aris Zonta e del Prof. Renzo Dionigi (attuale Rettore della Università degli Studi dell’Insubria), allora aiuti del Prof. Massimiliano Campani, Direttore dell’Istituto di Patologia Chirurgica.
Gli scopi del Laboratorio sono rimasti invariati nel tempo:
1) promuovere la ricerca sperimentale in campo chirurgico con particolare attenzione alle nuove tecniche e tecnologie;
2) stimolare la formazione dei giovani studenti, chirurghi e ricercatori.
Dalla inaugurazione e fino al Dicembre 2009 la sede è stata Palazzo Botta, un edificio del ‘700 nel centro della Città, luogo storico ove hanno svolto la loro attività insigni Maestri della Medicina pavese. Inizialmente ubicato nel sottotetto, sopra all’Istituto di Patologia Generale di Camillo Golgi, negli anni ’80 il Laboratorio veniva ampliato occupando alcuni locali del sotterraneo.
Erano anni di grande entusiasmo e di fervore scientifico con ricerche sulle novità che emergevano in molteplici campi quali la nutrizione artificiale, le infezioni in chirurgia, le difese immunitarie, i trapianti d’organo (di fegato e di intestino in particolare), l’ossigenazione extracorporea del sangue. Le ricerche sperimentali su ratti, conigli e maiali erano stimolate dai problemi clinici quotidiani.
Numerosissimi sono stati gli studenti e gli specializzandi che hanno partecipato alle attività del Laboratorio: alcuni sono diventati famosi per la loro attività chirurgica, altri, come l’On. Umberto Bossi, per altri motivi altrettanto nobili.
Dal Laboratorio sono nati i presupposti per le prime applicazioni in Italia della nutrizione parenterale totale (1972) e nel mondo per l’autotrapianto di fegato associato alla terapia per cattura neutronica (BNCT, 2001 e 2003).
Da Gennaio 2010 il Laboratorio si è trasferito nella nuova sede al Polo universitario del Cravino. Nel Palazzo denominato Botta 2 occupa una area di circa 900 m2, in parte dedicata alla ricerca e in parte alla formazione. Contiene, oltre ai locali per la ricerca, una sala operatoria con 6 postazioni chirurgiche per animali di media taglia (maiali) dotata di tutte le più moderne apparecchiature anestesiologiche-analgesiche e di monitoraggio, una sala per interventi di microchirurgia, una Aula per 30 persone collegata video-audio con la sala operatoria. I locali per ricerca sono dotati delle più moderne strumentazioni per analisi biochimiche, colture cellulari ed allestimento di preparati istologici.
Attualmente sono in corso molteplici ricerche scientifiche. Tra queste ricordiamo l’impiego di cellule staminali nel trapianto di rene e dopo resezione epatica, la sperimentazione delle nanotecnologie per veicolare farmaci e per proteggere le insulae pancreatiche trapiantate, l’applicazione della BNCT all’osteosarcoma e ai tumori polmonari.
Come struttura universitaria il Laboratorio pone una attenzione particolare alla formazione individuale stimolando lo sviluppo delle “tecnical skills” individuali attraverso corsi e lezioni teorico-pratiche per studenti, specializzandi, dottorandi o per esterni all’Università.
Più recentemente l’attività formativa ha incluso anche l’insegnamento delle “non tecnical skills”, cioè l’analisi e lo studio delle attività di gruppo, della comunicazione, della leadership e del management. L’attività didattica svolta nel Laboratorio di Chirurgia Sperimentale si avvale dei più moderni metodi di insegnamento, incluso l’utilizzo di sistemi di simulazione tecnologicamente avanzati per la chirurgia videolaparoscopica e per la riproduzione di scenari clinici complessi.